Fratelli sColtelli

Fratelli sColtelli
AliMenti
Quando fratelli devono affrontare a scelte divergenti se non configgenti viene alla mente l'espressione "Fratelli coltelli"? Sicuramente competizione e rivalità fanno spesso parte dei rapporti fraterni ma non nel caso di Marco e Matteo Perduca.

Nati e cresciuti nella città di Dante alla fine degli anni '60 da miscugli di provenienze geografiche italiane e mitteleuropee, hanno fatto scelte diverse in quasi tutto. Attraverso lessico, ricordi e aneddoti famigliari, esperienze di viaggi e esperimenti culinari di ieri oggi e domani, questo libro vuole raccontare come la curiosità di chi ha ricevuto la stessa educazione porti a scelte differenti: Marco non mangia carne da 10 anni, dopo non averla mangiata negli anni dell'università, Matteo ha appena aperto Regina Bistecca nel centro di Firenze.

Non si sono mai accoltellati, neanche metaforicamente, ma entrambi senza coltello non potrebbero ritagliarsi un posto in cucina dove invece si divertono a sperimentare. La "s" davanti a "coltelli" significa quindi che, almeno per questa volta, non ci son sconfitti ma solo soffritti.

Marco Perduca, Firenze 1967, voleva diventare Papa, DJ, stilista e critico letterario ma, ascoltando Radio Radicale negli anni '80, ha finito col passare metà della sua vita in politica - dal 2008 al 2013 in Senato. Non saprà mai se non è diventato quel che voleva per mancanza di impegno o talento, nel dubbio fa comunque molte cose, alcune anche con suo fratello (come Ad Astra Hôtel Particulier e Oltrarno Splendid). Ha fondato Science for Democracy, ha un blog sull'Huffington Post Italia, scrive per la rubrica Fuoriluogo e un Podcast. Mancino ormai astigmatico, non usa acqua calda o riscaldamento dal 2005.

Matteo Perduca, Firenze 1969, dot dot dot

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